Lucrezia Pico
Lucrezia Pico della Mirandola | |
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Signora consorte di Forlì | |
In carica | 1475 - 1480 |
Predecessore | Zaffira Manfredi |
Successore | Stato Pontificio |
Signora di Sutri, Vetralla e Bleda | |
In carica | 1480 - 1484 |
Signora di Sutri, Vetralla, Giove e Faldo | |
In carica | 1484 - 1511 |
Altri titoli | contessa consorte di Montagano, Casacalenda e Limosano |
Nascita | Mirandola, luglio 1458 |
Morte | 4 settembre 1511 |
Luogo di sepoltura | Abbazia di Polirone, San Benedetto Po |
Dinastia | Pico |
Padre | Gianfrancesco I Pico |
Madre | Giulia Boiardo |
Coniugi | Pino III Ordelaffi Gherardo Felice Appiano d'Aragona |
Religione | Cristianesimo cattolico |
Lucrezia Pico della Mirandola (Mirandola, luglio 1458 – 4 settembre 1511[1]) è stata una nobildonna italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque poco prima del 20 luglio 1458, data del suo battesimo[2], sesta dei sette figli (tra questi il più famoso fu Giovanni Pico della Mirandola, umanista e filosofo) di Gianfrancesco I Pico (1415-1467), signore di Mirandola e Concordia e di Giulia Boiardo, figlia di Feltrino conte di Scandiano e cugina di Matteo Maria Boiardo, poeta e letterato.[3]
Nel 1478 ereditò dalla madre una casa a Quistello e terreni a San Giacomo delle Segnate.
Nell'agosto 1475[4] Lucrezia Pico sposò Pino III Ordelaffi, signore di Forlì. Dopo aver avvelenato le due precedenti mogli, il 10 febbraio 1480 Pino III morì avvelenato per mano della moglie Lucrezia,[5] durante una cena in casa del suo segretario di corte Luffo Numai. Il patrimonio andò ai giovani figli naturali Caterina e Sinibaldo II, mentre Lucrezia fu nominata reggente di Forlì. Subito dopo, i nipoti Antonmaria e Francesco degli Ordelaffi assediarono la città, ma per fortuna di Lucrezia Pico arrivarono le truppe papali comandate da Federico da Montefeltro, che imposero una tregua l'8 luglio 1480; lo stesso giorno si sparse la notizia della morte di Sinibaldo II, anche se il suo corpo non fu mai trovato.[6]. Piuttosto che cedere il dominio di Forlì ai nipoti, Lucrezia acconsentì che lo Stato Pontificio lo acquisisse: papa Sisto IV conferì quindi la città di Forlì al nipote Girolamo Riario, ricompensando Lucrezia che in cambio ottenne il dominio di Vetralla, Bleda e Sutri (che nel 1484 retrocedette per il castello di Giove e la rocca di Faldo, confiscati a Carlo Fortebracci), oltre ad una buonuscita di 200.000 ducati d'oro e 30 carri di vettovaglie con cui se ne ritornò alla Mirandola.[7]
Rimasta vedova a 23 anni, ricchissima, Lucrezia Pico si risposò a Cesena il 25 maggio 1483 con Gherardo Felice Appiano d'Aragona, conte di Montagano, Casacalenda e Limosano e fratello di Jacopo IV Appiano.[3] Si trasferì a Piombino, poi a Roma e infine nel 1494 a San Giacomo delle Segnate. L'11 giugno 1500 dettò il proprio testamento, con cui intese lasciare le sue proprietà ai monaci benedettini dell'abbazia di Polirone a San Benedetto Po, affinché costruissero una nuova chiesa (edificata poi nel 1539 su progetto di Giulio Romano); 200 ducati furono lasciati alla chiesa di San Francesco a Mirandola, 100 ducati al monastero francescano di Piombino e 400 ducati alla chiesa e convento francescano di Forlì.[7] Nel 1503 morì anche il secondo marito, per il quale e per se stessa, Lucrezia commissionò un sepolcro scolpito in stile simile a quello di Matilde di Canossa, collocato nell'abbazia di Polirone.[8][9]
Lucrezia Pico morì nel 1511.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Francesco II Pico | Paolo Pico | ||||||||||||
Isabella Malaspina | |||||||||||||
Giovanni I Pico | |||||||||||||
? | ? | ||||||||||||
? | |||||||||||||
Gianfrancesco I Pico | |||||||||||||
Guglielmo Bevilacqua | Francesco Bevilacqua | ||||||||||||
Anna Zavarise | |||||||||||||
Caterina Bevilacqua | |||||||||||||
Taddea Tarlati | ? | ||||||||||||
? | |||||||||||||
Lucrezia Pico | |||||||||||||
Matteo Boiardo | ? | ||||||||||||
? | |||||||||||||
Feltrino Boiardo | |||||||||||||
Bernardina Lambertini | ? | ||||||||||||
? | |||||||||||||
Giulia Boiardo | |||||||||||||
Gherardo VI da Correggio | Giberto IV da Correggio | ||||||||||||
Orsolina Pio | |||||||||||||
Guiduccia da Correggio | |||||||||||||
? | ? | ||||||||||||
? | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La cultura umanistica a Forlı̀ fra Biondo e Melozzo. Atti del convegno di studi, Forlı̀ 8-9 novembre 1994, Il Nove, 1997, p.58
- ^ Atti e memorie, R. Deputazione di storia patria per le provincie modenesi, 1860, p.81
- ^ a b Vanni Chierici, Le figlie dei Pico in trasferta, su Al Barnardon, 20 ottobre 2018. URL consultato il 13 maggio 2021 (archiviato il 13 maggio 2021).
- ^ Atti e memorie delle RR. Deputazioni di storia patria delle provincie dell'Emilia, Vincenzi, 1881, p.216
- ^ Ordelaffi - Famiglia [collegamento interrotto], su Sistema Archivistico Nazionale.
- ^ Umberto Pasqui, Il mistero del signore bambino, su Forlì Today, 1º novembre 2019. URL consultato il 12 maggio 2021 (archiviato il 12 maggio 2021).
- ^ a b Holman, p. 643.
- ^ Lucrezia donatrix come Matilde, su ilpaesaggiodellabonifica.it. URL consultato il 12 maggio 2021 (archiviato l'8 maggio 2021).
- ^ Holman.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vilmo Cappi, Lucrezia Pico, 1458-1511: dalla corte della Mirandola all'Abbazia di San Benedetto di Polirone, Centro internazionale di cultura Giovanni Pico della Mirandola, Mirandola, 2008, SBN IT\ICCU\MOD\1528851.
- Paolo Golinelli, I rapporti dell'abbazia di S. Benedetto Polirone con le piccole signorie padane: i testamenti di Lucrezia Pico e Cesare Arsago, Cesena, Badia di Santa Maria del Monte, 2013, ISBN 978-88-98104-05-5, SBN IT\ICCU\LO1\1502309.
- Pompeo Litta, Famiglie celebri di Italia. Pico della Mirandola, Torino, 1835, p. 3. ISBN non esistente
- (EN) Beth L. Holman, Exemplum and Imitatio: Countess Matilda and Lucrezia Pico della Mirandola at Polirone, in The Art Bulletin, vol. 81, n. 4, New York, College art association of America, dicembre 1999, pp. 637-664, DOI:10.2307/3051338, SBN IT\ICCU\LO1\1357586.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lucrezia Pico della Mirandola